mercoledì 30 settembre 2009

Appuntamento SABATO 3 OTTOBRE 2009

Per chi partecipa alla manifestazione che si terrà a Roma sabato 3 ottobre prossimo il ritrovo è previsto alle 6,50. Partenza ore 7,00 Autostazione, pensilina 25. Si raccomanda la massima puntualità.
Il ritorno è previsto per le ore 22,00. Partenza da Rebibbia.

martedì 29 settembre 2009

Appuntamenti coordinamento precari scuola Bologna dal 30 settembre al 3 ottobre

Mercoledì 30 settembre ora 17,00 presso il VAG61 via Paolo Fabbri 110 Bologna
Riunione del coordinamento per terminare la discussione dei punti all'ordine del giorno della riunione del 28 settembre.

Sabato 3 ottobre MANIFESTAZIONE a ROMA

Il gruppo artistico si riunisce domani pomeriggio 1 ottobre al VAG61 per realizzare gli striscioni in vista della manifestazione di Roma.


Informiamo che, salvo eccezioni, le riunioni tornerano ad essere a cadenza settimanale, il giovedi pomeriggio alle ore 17 al VAG61 a partire dall' 8 di ottobre.

domenica 27 settembre 2009

Scuole private

Vi invitiamo a leggere questo link.

Il Coordinamento dei Precari della Scuola di Bologna si esprime in merito dicendosi "contento" che esistano scuole private ma ricorda alle istituzioni chiamate in causa in questi giorni che la costituzione prevede che queste scuole esistano "senza oneri per lo Stato".

mercoledì 23 settembre 2009

"Il dottor E-Limina"

L'Assemblea genitori-insegnanti delle Scuole di Bologna e provincia e il Coordinamento Precari della Scuola, a seguito di un lungo incontro tenuto con il Direttore Generale dell'U.S.R. dell'Emilia Romagna, dott. Limina, intendono esprimere la propria completa insoddisfazione per le risposte fornite.
Poche sono state le rassicurazioni fornite alle tante segnalazioni di cui, con una lettera aperta, l'Assemblea aveva già informato il Dirigente, chiedendo un incontro nella settimana precedente. Nessuna garanzia per i fondi alle supplenze, nessuna risposta chiara su quelle situazioni in cui aule sovraffollate violano le norme di sicurezza, nessuna garanzia del mantenimento delle compresenze, né sulla salvaguardia degli insegnanti specialisti per l'insegnamento delle lingue straniere nella primaria.
Alle tante e puntuali richieste, il linguaggio utilizzato dal dott. Limina è stato quello della razionalizzazione dei bilanci, così ogni problema sollevato è stato costantemente ridotto ad un caso isolato, dimostrando, se ce ne fosse ancora bisogno, che questa è la logica “pedagogica” con cui stanno lavorando il Ministero e le Istituzioni competenti.
Decisamente scoraggianti, poi, i riferimenti del dott. Limina alla scuola dei bei tempi andati in cui ci si trovava in trenta con un solo insegnante e il giudizio complessivo sui tagli in atto, secondo il quale non ci saranno peggioramenti nella qualità dell'offerta formativa della scuola pubblica della Regione.
Di fronte all'immobilismo dell'U.S.R. si invitano i genitori, gli insegnanti e i Dirigenti Scolastici a denunciare alle autorità competenti gli eventuali casi di violazione delle norme in atto e tutte le situazioni di disagio e difficoltà nelle scuole anche segnalandole ai nostri indirizzi e-mail:
assembleascuolebo@gmail.com e/o precariscuola.bologna@gmail.com

lunedì 21 settembre 2009

Cena di autofinanziamento per la manifestazione a Roma del 3 ottobre 2009

Il Coordinamento Precari Scuola Bologna sta organizzando una cena di autofinanziamento per la manifestazione di Roma del 3 ottobre contro i tagli della scuola e le condizioni del precariato.
La cena avrà luogo venerdì 25 settembre 2009 alle ore 21,00 presso il VAG61in via Paolo Fabbri 110 Bologna
Il costo della cena è di 10 euro.
Per partecipare è necessario prenotarsi entro il 23 settembre inviando una e-mail a: precaribologna@libero.it

giovedì 17 settembre 2009

Bologna 18 settembre 2009

Alla ripresa del nuovo anno scolastico sono 42.000 i docenti che mancano all'appello.
15.000 sono invece i tagli del personale amministrativo (ATA), mentre gli alunni iscritti sono aumentati.

CONTRO LO SFASCIO DELLA SCUOLA PUBBLICA
VENERDI 18 SETTEMBRE ORE 17,30
MANIFESTAZIONE SENZA FINE CON INIZIO IN PIAZZA RE ENZO


Scarica il volantino

mercoledì 16 settembre 2009

TUTTI ALLA MANIFESTAZIONE NAZIONALE DELLA SCUOLA!

In questi giorni abbiamo tutti davanti agli occhi gli effetti devastanti del piano di tagli, messo in atto dal ministro Gelmini: 57.000 posti in meno soltanto per l’anno 2009-10, che arriveranno a più di 150.000 entro i prossimi due anni.

Come vengono realizzati principalmente questi tagli?

o Introduzione del Maestro Unico ed eliminazione delle compresenze e del modulo.

o Aumento del numero degli alunni per classe, che spesso giungono ad essere più di 30.

o Obbligo del completamento a 18 ore di lezione e conseguente eliminazione delle ore a disposizione. L’assegnazione delle classi non viene più fatta in base a criteri di coerenza disciplinare, ma con l’unico obiettivo di riempire il monte ore settimanale del docente.

o Aumento dell’orario di lavoro per il personale docente (straordinari imposti, con cattedre che a volte giungono a 24 ore, spesso accettate per incrementare uno stipendio tra i più bassi d’Europa!)

o Riduzione dell’orario di alcune materie (per esempio, un’ora in meno di italiano alle medie, trasformata in una non meglio specificata ora di “approfondimento”).

o Tagli agli organici del personale ATA e di sostegno!

E’ evidente che questo piano, privo di qualsiasi giustificazione pedagogica, è determinato da scelte di bilancio, da una concezione servile e strumentale dell’istruzione e da una deliberata volontà di smantellamento della scuola pubblica e democratica in Italia. Esso quindi danneggia la nostra dignità professionale, la qualità dell’offerta formativa e compromette seriamente due fondamentali principi della Costituzione italiana: il diritto al lavoro (art. 1) e il diritto di ciascun cittadino ad un’istruzione pubblica di qualità (artt. 9, 33, 34).

Il governo pretende di tamponare questa situazione con i contratti di disponibilità, denominati ipocritamente “salvaprecari”! Si tratta in realtà di un semplice contentino che mortifica la nostra professionalità, declassandoci a docenti di serie B, disponibili a qualsiasi tipo di chiamata e mansione, frammentati al nostro interno. I contratti di disponibilità pertanto spaccano la categoria docente e rappresentano un primo tentativo di regionalizzare il rapporto di lavoro nella scuola. E’ bene ricordare che di fronte a questa politica di tagli alla scuola pubblica si incrementa il finanziamento dello stato alla scuola privata.

Tutto questo denuncia la totale assenza di un’idea di scuola come fondamentale ed irrinunciabile luogo di costruzione della democrazia, della cittadinanza, dell’integrazione, dell’inclusione sociale e culturale.

PER OPPORCI A QUESTO PROGETTO DEVASTANTE

IL COORDINAMENTO DEI PRECARI DELLA SCUOLA C.P.S. INDICE UNA

MANIFESTAZIONE A ROMA IL 3 OTTOBRE, ALLE ORE 15,00.

CHIEDIAMO:

1- DIMISSIONI IMMEDIATE DEL MINISTRO GELMINI.

2- IL RITIRO DEI TAGLI ALLA SCUOLA PUBBLICA PREVISTI DALLE LEGGE 133 E DI TUTTI I PROVVEDIMENTI CON CUI SONO STATI ATTUATI.

3- RITIRO DELLA LEGGE 169/08 (MAESTRO UNICO)

4- IMMISSIONE IN RUOLO DEI PRECARI SU TUTTI I POSTI VACANTI.

5- ABOLIZIONE DEL TETTO MASSIMO DI UN INSEGNANTE OGNI 2 ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI (L.244/07)

6- I CONTRATTI DI DISPONIBILITÀ SONO UNA TRUFFA!

7- RITIRO DEL PDL APREA.

8- CORSI ABILITANTI PER I DOCENTI NON ABILITATI IN SERVIZIO.

Coordinamento Precari Scuola

SALVIAMO LA SCUOLA PUBBLICA DA QUESTO SFACELO!

COORDINAMENTO PRECARI SCUOLA BOLOGNA

precariscuola.bologna@gmail.com

SALVIAMO LA SCUOLA PUBBLICA DA QUESTO SFACELO!

CHE COSA SIGNIFICANO

I TAGLI ALLA SCUOLA PUBBLICA?

Il ministro dell’Istruzione, On. Maria Stella Gelmini, ha più volte giustificato il suo massiccio progetto triennale di tagli alla Scuola Pubblica (8 miliardi di euro in totale!) con l’obiettivo di migliorarne il livello qualitativo, ma guardando la situazione che si prospetta all’inizio di quest’anno scolastico ci si può rendere facilmente conto che le cose non stanno così.

Cosa troverà la maggior parte dei vostri figli tornando

a scuola?

- Insegnanti sovraccarichi di ore, spesso accettate per puro spirito di servizio, con l’intento di sopperire all’incredibile impatto dei tagli, che inevitabilmente pregiudica la qualità dell'insegnamento.

- Aule sovraffollate, che mettono seriamente in pericolo la sicurezza, il normale rispetto delle normative igieniche ed, ovviamente, la qualità dell'offerta formativa.

- Diminuite le certificazioni per i bambini diversamente abili e le iniziative di aiuto e integrazione per gli studenti stranieri

- Praticamente ridotta a zero ogni possibilità di recupero, potenziamento, approfondimento

disciplinare.

...Ma la Gelmini e i Dirigenti Scolastici dicono che non ci saranno cambiamenti...

Non è vero! Se fossimo un paese con una vera libertà d'informazione

tutti sapremmo che:

- Il tempo pieno verrà falsificato con i mezzi più vari e trasformato di fatto in un “dopo-scuola”,

con educatori sottopagati e/o volontari che occupano un posto che dovrebbe essere di insegnanti.

- Ai bambini che non si avvalgono dell’insegnamento della religione cattolica non potrà più

essere assicurata l’ora di “alternativa”, ma dovranno essere spostati in altre classi se non addirittura rimandati a casa.

- Intere classi dovranno essere smembrate e “parcheggiate” in altre aule interrompendo il normale svolgimento delle lezioni a causa della totale impossibilità di trovare un supplente in occasione delle assenze brevi degli insegnanti.

...Ma tanto il discorso vale solo per quest'anno...

No! Questo è solo l’inizio!!!

Nei prossimi due anni la situazione peggiorerà ulteriormente perché il progetto dei tagli alla scuola pubblica è stato spalmato su tre anni. Inoltre, se verrà approvato il decreto di legge Aprea che promuove “piena concorrenza tra le istituzioni scolastiche”, si aprirà la strada alla totale disparità tra le varie scuole pubbliche: una disparità nell’offerta formativa legata unicamente ai soldi che ogni istituto sarà in grado di mettere sul piatto. È davvero questo il futuro che vogliamo per la Scuola Pubblica? Una scuola che dovrebbe assolvere alla funzione costituzionale di uguaglianza ed emancipazione? Possiamo e dobbiamo dire NO a questo progetto, ma dobbiamo farlo TUTTI INSIEME!

Chiediamo il sostegno di tutti I CITTADINI che riconoscono l’importanza fondamentale della SCUOLA PUBBLICA per il futuro del paese,

UNA CITTADINANZA CHE HA A CUORE IL FUTURO DEI PROPRI FIGLI!

Martedì 15 settembre ore 8: appuntamento all’ingresso delle scuole primarie Manzolini e Fortuzzi per un presidio informativo rivolto a genitori e docenti di ruolo.

Martedì 15 settembre ore 17: SIT IN di fronte all’Ufficio Scolastico Regionale, in via de’ Castagnoli n.1

Giovedì 17 settembre 2009, ore 17.00

Riunione del Coordinamento Precari di Bologna

Presso il VAG61, via Paolo Fabbri 110 Bologna (vicino ponte ferroviario di v. S.Donato)

Per chi vuole saperne di più!

Docenti precari = Scuola precaria

Contro i tagli per difendere la scuola pubblica

CHE COSA VUOL DIRE IL PRECARIATO A SCUOLA?

Un docente su quattro nella Scuola Italiana è attualmente precario. Questo rappresenta già da ora l’impossibilità da parte dell’istituzione di offrire la stessa qualità didattica e formativa ai nostri figli. È inevitabile, infatti, che in una classe seguita da docenti stabili, che sono messi in grado di lavorare realmente come team e di applicare un progetto didattico di lunga durata, l'alunno riceverà un’istruzione qualitativamente migliore rispetto ai suoi coetanei inseriti in classi nelle quali ogni anno vedono cambiare un numero consistente di propri insegnanti. La nostra battaglia per l’assunzione a tempo indeterminato su tutti i posti disponibili e vacanti (che ogni anno ormai vengono incomprensibilmente assegnati con un contratto a tempo), oltre che alla salvaguardia dei diritti di migliaia di docenti, mira al miglioramento della scuola pubblica. Alla precarietà di numerosi docenti non può che corrispondere la precarietà della scuola e questo pericolo deve essere necessariamente combattuto da tutta la cittadinanza.

A PROPOSITO DELLA SICUREZZA

La scuola di tuo figlio rispetta le norme di sicurezza?

Lo sapevi che i parametri minimi di superficie per alunno in ogni classe sono pari a circa 2 m² (per l’esattezza: 1,80 m² per infanzia, primarie e medie e 1,96m² per le superiori)? È il D.M. 18/12/1975 che lo dice. Secondo te la scuola di tuo figlio li rispetta? Per capirlo ti basta fare dei semplici calcoli. Ad esempio: se tuo figlio frequenta le scuole medie e si trova in una classe di 30 alunni dovrebbe avere una classe di 56 m² (1,80 x 31, due metri quadri anche per l’insegnante). Sei sicuro che sia così?

Ogni forzatura a questi parametri rappresenta una violazione delle norme di sicurezza e un pericolo per tuo figlio. Durante l’attività d’insegnamento agli studenti dovrebbe essere garantita primariamente la sicurezza, l’igiene e la protezione dai rischi cui la loro giovane età li espone. Lo spazio “vitale” non serve solo a garantire fluidità alle eventuali operazioni di evacuazione, ma rende vivibile l’ambiente scolastico. È tuo dovere controllare se questa basilare norma venga rispettata.

Per quanto riguarda l’igiene, poi, tenuto conto anche della nuova emergenza sanitaria che si profila (l’influenza suina), è sconsigliata la frequenza di locali affollati, figuriamoci di luoghi “sovraffollati” come molte delle classi dei nostri figli.

In base a tutto questo ti poniamo alcune domande:

1. Il decreto Gelmini nasce davvero per migliorare la scuola?

2. Il decreto Gelmini avrà un effetto positivo sulla qualità della vita dei nostri figli?

3. Credi davvero che ci sia un’eccedenza di docenti e di personale ATA?

4. Ti è mai venuto il dubbio che qualcuno stia giocando con il futuro e la salute dei nostri figli?

Noi difendiamo il nostro posto di lavoro e la nostra dignità

Tu puoi aiutarci a difendere il futuro di tuo figlio

Martedì 15 settembre ore 8: appuntamento all’ingresso delle scuole primarie Manzolini e Fortuzzi per un presidio informativo rivolto a genitori e docenti di ruolo.

Martedì 15 settembre ore 17: SIT IN di fronte all’Ufficio Scolastico Regionale, in via de’ Castagnoli n.1

Giovedì 17 settembre 2009, ore 17.00

Riunione del Coordinamento Precari di Bologna

Presso il VAG61, via Paolo Fabbri 110 Bologna (vicino ponte ferroviario di v. S.Donato)

Il Coordinamento Precari Scuola di Bologna contro i Contratti di disponibilità

L’Assemblea del C. P. S. di Bologna, di fronte alla truffa di un governo che tenta di scaricare sulle Regioni le conseguenze di tagli indiscriminati all’organico della scuola pubblica e offre, solo per questo anno, miseri ammortizzatori sociali di contro alle legittime aspettative di assunzione e stabilizzazione dei lavoratori, si dichiara fin da ora indisponibile ai cosiddetti contratti di disponibilità.

Indisponibile perché non collaboriamo a iniziative politiche finalizzate a spaccare il fronte della protesta. Dal contratto di disponibilità verrebbero esclusi, infatti, non solo coloro che hanno lavorato per l’intero anno scolastico con incarichi dei presidi (validi fino al termine delle lezione, e non fino al 30 giugno o al 31 agosto), ma anche tutti quelli che hanno maturato un anno di servizio cumulando più periodi in diverse scuole o per vari insegnamenti. Inoltre nulla si dice del personale ATA.

Indisponibile perché tali contratti sono un esperimento interistituzionale con il quale si anticipa il metodo di reclutamento “Aprea”, cioè un sistema di lavoro a chiamata incompatibile tanto con un normale progetto esistenziale quanto con un progetto educativo consapevole;

Indisponibile perché gli interstizi orari che dovremmo occupare sono, almeno in parte, ciò che resta del lavoro che agli insegnanti viene progressivamente tolto dall’ultimo progetto finanziario (art. 64 e 66 del DDL 133/08) e dalla cosiddetta “Riforma Gelmini”;

Indisponibile perché alle nostre istanze di stabilizzazione si risponde con un progetto serio e di lungo respiro, non con una offerta commerciale in stile pubblicitario valida 12 mesi;

Indisponibile perché le risorse utilizzate dalle Regioni per finanziare i contratti di disponibilità verrebbero sottratte ai finanziamenti del Fondo Sociale Europeo destinati alla formazione;

Indisponibile perché si tratta di un modello di accordo tra MIUR e Regioni che potrebbe ingenerare disparità di trattamento tra una regione e l’altra dal punto di vista economico e di punteggio;

Pertanto, le Istituzioni realmente intenzionate ad una civile risoluzione del conflitto in atto – conflitto che col passare del tempo può solo esasperarsi – sono invitate dal C.P.S. bolognese a non collaborare al progetto ministeriale di smantellamento del sistema scolastico pubblico italiano.

In difesa del proprio futuro e di una scuola pubblica che sia ancora ispirata ai principi costituzionali, il C.P.S. Bolognese annuncia iniziative di informazione e sit in di protesta per le prossime settimane e durante tutto l’anno scolastico.

Il 14 settembre alle ore 10 e il 15 settembre alle ore 17 presidio sotto l’USR in via dei Castagnoli n°1.

Bologna, 10 Settembre 2009

Nasce il Coordinamento Precari della Scuola di Bologna

In data 3 settembre 2009, presso il VAG61 è nato il nodo bolognese del

Coordinamento Precari della Scuola

Di fronte all’attacco indiscriminato del governo alla SCUOLA PUBBLICA e all’evidenza dei TAGLI agli organici che hanno frustrato le legittime aspirazioni occupazionali di centinaia di insegnanti e personale ATA della provincia, consapevoli che nei prossimi anni i tagli saranno ancora maggiori e colpiranno TUTTO IL PERSONALE PRECARIO, abbiamo deciso di UNIRE LE FORZE.

Il movimento mira a costituire una piattaforma comune per la mobilitazione permanente di tutta la scuola finalizzata al raggiungimento dei seguenti obiettivi:

  • Difesa degli organici e mantenimento dei posti numericamente necessari ad un normale e qualificante funzionamento della scuola.
  • Tutela delle norme che garantiscono la sicurezza negli edifici scolastici

( che accolgono attualmente un numero non a norma di alunni rispetto agli indici di funzionalità didattica e igienici).

  • Assunzione a tempo indeterminato per la copertura di tutti i posti disponibili e vacanti, oggi assegnati con forme contrattuali ingiustificatamente precarie.

Il movimento ha bisogno della partecipazione di tutte e tutti, precari e non, già a partire dalle prossime prime iniziative:

Mercoledì 9 settembre, alle ore 17

ASSEMBLEA del Coordinamento presso il VAG61, via Paolo Fabbri 110.

Lunedì 14 settembre, ore 10 e Martedì 15 settembre, ore 17

SIT IN in piazza XX Settembre