venerdì 17 settembre 2010

News ore di alternativa e contratti fino ad avente diritto‏

Nel corso dell’incontro di ieri tra il dott. Aiello e il nostro osservatorio permanente, abbiamo chiesto e ottenuto chiarimenti in merito a:

1) la questione dell’attribuzione del punteggio per chi ha un contratto di sole ore di alternativa alla religione cattolica;

2) la dicitura “fino ad avente diritto” presente in alcuni contratti.


Aiello ci ha assicurato che nei prossimi giorni diffonderà una circolare che invita i dirigenti scolastici, nei contratti di sole ore di alternativa alla religione cattolica, a specificare la classe di concorso a cui appartiene il docente assunto.

Ci ha confermato che la dicitura “fino ad avente diritto” non è corretta per i contratti ora stipulati, e che provvederà a controllare nelle scuole da noi segnalate.


Cosa dovreste fare se vi trovaste in una di queste situazioni?

1) Pretendere che nel vostro contratto sia presente la vostra classe di concorso, altrimenti potrebbero non attribuirvi punteggio;

2) Non firmare contratti con la dicitura “fino ad avente diritto”e fare riferimento alla Nota MIUR prot. num. AOODGPER 7899 del 2 settembre 2010 e alla la nota ministeriale prot. 8186 del 10/09/10 che potete trovare sul sito dell’ USP di Bologna.


Siamo contenti di potervi dare questi chiarimenti perché evidentemente il nostro osservatorio, anche se non ufficialmente riconosciuto, riesce a ottenere piccoli risultati.

Cari ricercatori universitari

Cari ricercatori universitari,
avremmo voluto scrivervi un bella lettera di solidarietà, ma ci siamo accorti che il vostro Preside ci aveva preceduto assolvendo al doveroso compito. Per questo non facciamo altro che associarci al suo commovente saluto. Se qualcuno di voi per qualche motivo non l’avesse ancora ricevuta, alleghiamo la lettera di cui siamo giunti a conoscenza attraverso i mezzi di stampa.




Cari (forse un giorno) colleghi (ma intanto sperateci),

pur nella consapevolezza che a questo punto il baronato dell’Università di Bologna si trova nella merda e quindi sono costretto a riconoscere il grave disagio e le difficoltà che i ricercatori stanno attraversando, sono a chiedervi –in conformità alla deliberazione unanime delle muffe dell’aula del Senato Accademico di quest'oggi - di confermare o meno la vostra disponibilità a fare volontariato coatto a nostro beneficio e garantire l'avvio delle attività didattiche che rappresentano un dovere dell'Ateneo (e che noi comodamente vi scarichiamo), nei confronti degli studenti e delle famiglie le quali, al pari vostro, ancora sperano che gli studi abbiano un senso e stanno fronteggiando momenti di profonda crisi economica e sociale per versarci le rette che servono a pagare i nostri stipendi baronali.

Vi chiedo pertanto di restituirmi, debitamente compilata e sottoscritta, la dichiarazione di disponibilità assoluta allo zerbinaggio allegata alla presente, entro le ore 13:13 di venerdì 17 settembre (che porta pure sfiga). Se aveste ancora una certa repulsione morale a firmare la suddetta dichiarazione o meglio in caso di impossibilità da parte vostra a farla pervenire entro la data sopra definita, una vostra comunicazione via mail (che impegna meno la coscienza) potrà comunque far fede, oppure potete telefonarmi (anche quando sono al cesso) basta che non mi fate stare in pensiero in attesa dell'invio del documento ufficiale.

In assenza della dichiarazione allegata entro il termine indicato, ovvero in caso di dichiarazioni di indisponibilità a svolgere l'attività didattica, la Facoltà sarà costretta a tirare fuori le scorte di soldi da sotto i divani della Biblioteca Universitaria e dovrà individuare modalità alternative di ricatto per la copertura degli insegnamenti, al fine di assicurare al Ministro Gelmini il nostro servizievole omaggio con l'avvio delle lezioni.

Inoltre, non vedo motivo di lamentarsi dato che le muffe dell’aula del Senato Accademico hanno peraltro confermato in data odierna gli impegni già assunti nella riunione del 20 luglio, e in particolare: l'organizzazione di una giornata di riflessione e discussione pubblica, dove se non date troppo nell’occhio possiamo lasciarvi anche parlare di come volete bene ai vostri professori, nei primi giorni dell'Anno Accademico, nelle diverse Facoltà e sedi. Se imparate a difendere i vostri miseri privilegi contro i precari e non vi lasciate tentare dalle sirene delle battaglie civili, vi lasciamo anche dire due parole sui temi della ricerca e dello status dei ricercatori universitari; alla fine, se sarete stati bravi, vedrete che, secondo il metodo della lotteria truccata, ci prendiamo l'impegno ad attribuire la massima priorità per qualche spicciolo da dedicare alla programmazione, uno qua e uno là, di posti da Associato, compatibilmente con i vincoli del bilancio 2011 (e intanto continuate ad aspettare e sperare).

Vi ringrazio fin d'ora per quanto siete fessi, per la comprensione e per il collaborazionismo, ops… volevo dire per la collaborazione che vorrete accordarmi e Vi saluto ridendo molto cordialmente.
IL PRESIDE


No ai tagli, no ai ricatti
Coordinamento Precari Scuola di Bologna


1 Corsivo nostro (ndr)

lunedì 13 settembre 2010

14 settembre 2010 primo giorno di scuola

Cari colleghi dell’IC di Rastignano e cari genitori,

vi ringraziamo per la solidarietà espressa nei nostri confronti, tuttavia vorremmo
discutere con voi sulla opportunità/efficacia di una decisione presa dal vostro
Collegio Docenti e di cui avete dato notizia tramite il comunicato del 3 settembre
scorso. In esso si legge infatti che:
“Per consentire una didattica adeguata ed individualizzata, per contenere il numero
di alunni per classe e per superare le situazioni di disagio legate alla presenza di
alunni con difficoltà comportamentali e d’apprendimento, i docenti hanno deciso di
dare la loro disponibilità per svolgere ore aggiuntive consentendo così la
formazione della terza classe.”

Ma perché continuare ad impegnarsi a coprire il disastro perpetrato dal governo ai
danni della scuola pubblica? Non vedete che la falla sta diventando una voragine?
Credete davvero che se per quest’anno siete stati costretti ad accettare ore aggiuntive,“in un prossimo futuro” la vostra scuola verrà dotata di un organico adeguato?
Capiamo che a spingere i docenti a prendere una tale decisione sia la volontà di offrire comunque ai ragazzi una didattica di qualità e un ambiente vivibile, ma crediamo che una pratica del genere in definitiva non faccia che reggere il gioco al Ministro e alle sue menzogne mediatiche. Inoltre, ci teniamo a sottolineare che in un momento in cui migliaia di docenti vengono privati del posto di lavoro, accettare ore aggiuntive contribuisce a togliere loro qualsiasi possibilità di lavorare.

E questo è un problema che riguarda anche i genitori, perciò vi chiediamo di non
accettare che la scuola dei vostri figli viva nell'incertezza e nell'insicurezza. Unitevi a noi insegnanti nel chiedere le ore, gli insegnanti e le risorse che vi spettano.
Per questi motivi vi invitiamo tutti ancora una volta a non collaborare alla distruzione della scuola pubblica e a partecipare al nostro presidio/osservatorio permanente il giovedì pomeriggio davanti alla sede dell’U.S.P. (15.00-17.00 in via dei Castagnoli,1) per chiedere a viva forza l’organico aggiuntivo di cui la vostra scuola ha bisogno.

Difendiamo la scuola pubblica, non collaboriamo al suo smantellamento

Coordinamento Precari Scuola Bologna

Dal Festival della Letteratura di Mantova allo Stretto di Messina 12 settembre 2010

Due video sulla giornata di ieri: un'occasione per dare manforte ai colleghi mantovani in presidio; per inviare un pensiero e unirci idealmente a chi, proprio in quelle ore, a Messina bloccava lo stretto; per raccontare quello che è successo venerdì scorso a Bologna. Perchè bisogna uscire dal silenzio e farsi vedere!
Mantova
Messina

sabato 11 settembre 2010

Bologna: i precari della scuola caricati dalla polizia alla festa del PdL

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di Marco Barone


Nella serata del 10 settembre 2010 era attesa a Bologna la Gelmini, Ministro dell’Istruzione alla festa regionale del PdL.
Ma come previsto ed annunciato non è venuta la sig.ra Gelmini: ha preferito evitare le contestazioni.
Ecco che in un manifesto volante si legge: "Gelmini assente... ditelo a Brunetta".
Ma i precari della scuola i centri sociali bolognesi il sindacalismo di base, semplici insegnanti erano presenti.
La cosa che impressiona maggiormente, ad un primo impatto per chi si recava per le vie centrali di Bologna, è l’imponente schieramento delle forze dell’ordine che "tutela" la festa del PdL in piazza XX settembre, all’inizio di via Indipendenza.

Avevano difficoltà a rincasare anche i residenti in quella zona.

Uno schieramento "esagerato" per proteggere la festa del PDL, il tutto con i soldi pubblici... Il tutto per reprimere il dissenso. (Foto da Repubblica)

Un centinaio di manifestanti tra fischi e fischietti, cori e trombette provano ad oltrepassare la linea di confine tra il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero ed il divieto fascista di esprimere le proprie opinioni pacificamente in piazza.
Un gruppo di precari, situato innanzi al tendone del PdL mentre stava discutendo tranquillamente sulla situazione in essere, all’improvviso, senza nessun apparente motivo, viene spintonato dai carabinieri e polizia.
Ripeto il tutto così all’improvviso. Video

Il motivo reale è che non si poteva disturbare la festa del Pdl... Non si poteva contestare, non di doveva contestare.
Ma si contesta. Si protesta. Si manifesta.

Chiaramente è stata una vera e propria provocazione quella posta in essere da parte delle forze di polizia di stato del Pdl.
La tensione, inevitabilmente, sale, aumenta sempre di più. Ecco gli sguardi inferociti dei carabinieri che con i loro scudi spingono i precari lontano dalla festa del pdl. Si arretra di qualche metro, volano calci e spintoni da parte di chi dovrebbe tutelare il c.d. ordine pubblico il tutto gratuitamente.
Una ragazza dice "mi hanno dato un calcio ma non ho fatto nulla,nulla". Si sente dire da qualche manifestante all’indirizzo delle forze dell’ordine,anche voi avete stipendio da fame finitela di proteggerli: unitevi a noi.
Quindi, a Bologna, ancora una volta, è stato leso un diritto garantito dalla Costituzione, l’articolo 21. Ed ecco che gli insegnanti della scuola leggono più volte ad alta voce proprio l’articolo 21 della Costituzione.

Era una situazione surreale. Sembrava di vivere veramente il funerale dell’articolo 21 della Costituzione.

Quindi, tra gratuite provocazioni, città blindata, divieti di manifestare e protestare, lentamente si afferma ancora una volta lo stato presente delle cose, ovvero l’Italia è soggetta a grande repressione reazionaria ed autoritaria.

http://baronemarco.blogspot.com/

lunedì 6 settembre 2010

Resoconto di una settimana di lotta

Dal 1 al 4 settembre abbiamo presidiato le convocazioni per le nomine relative alla scuola secondaria di primo e secondo grado che hanno avuto luogo presso l’I.T.C.S. Rosa Luxemburg.

In ognuna di queste giornate, abbiamo steso dinanzi all’ingresso il nostro striscione che reca la scritta “NO ai tagli alla Scuola Pubblica”, ritardando di un quarto d’ora l’inizio delle operazioni attraverso volantinaggi e interventi al megafono finalizzati a sensibilizzare tutti i colleghi presenti sulla necessità di opporsi al meccanismo di smantellamento della scuola pubblica in atto. Necessità di riportare la protesta nelle piazze e, soprattutto, necessità di portare la protesta a scuola, attraverso gesti apparentemente piccoli ma fortemente incisivi, come quelli di rifiutare cattedre che superano il monte orario previsto dal nostro contratto (nessuno è obbligato a farlo!), di non mettere a disposizione ore aggiuntive e di non accettare la pratica sempre più diffusa dello smembramento delle classi per coprire le assenze dei colleghi (nessuno è obbligato a farlo!), di opporsi in modo reale a tutte le situazioni di classi sovraffollate. Attraverso il rifiuto di tutte quelle pratiche che di fatto coprono gli scompensi provocati dai provvedimenti e dai tagli del Ministero e ne favoriscono l’applicazione. Attraverso la manifestazione del rifiuto di COLLABORARE CON IL NOSTRO LICENZIAMENTO!
Per questo abbiamo invitato tutti i colleghi che avrebbero preso l’incarico a promuovere iniziative di questo tipo all’interno delle loro scuole e a proporre mozioni e delibere all’interno dei collegi docenti come quella recentemente approvata (all’unanimità!) dal Liceo Copernico, e abbiamo invitato quei colleghi che non avrebbero preso l’incarico ad essere presenti e visibili, in questi giorni, al di fuori delle scuole per sensibilizzare in tal senso i docenti assunti.

Durante le operazioni di nomina, abbiamo chiesto e ottenuto che venissero rispettati tutti i criteri di assegnazione previsti dai regolamenti e che il tutto avvenisse nell’ottica della trasparenza: ci siamo quindi adoperati, anche grazie al coinvolgimento e all’appoggio di molti colleghi presenti, affinché fossero visualizzate tutte le cattedre ancora non presenti nell’elenco delle disponibilità e affinché fossero divisi tutti gli spezzoni di orario superiori alle 18 ore. Laddove questo non è stato possibile per questioni tecniche, abbiamo sollecitato l’equipe organizzativa a chiarire che nessun docente è obbligato ad accettare più di 18 ore e che quindi ognuno avrebbe potuto tranquillamente avvalersi di questo dato di fatto al momento della presa di servizio, “restituendo” al dirigente le ore eccedenti.

Il 9 settembre saremo presenti anche alle seconde convocazioni dove ripeteremo le iniziative portate avanti la settimana scorsa. Invitiamo tutti a partecipare e cogliamo l’occasione per ricordare l’assemblea del 10 settembre alle ore 16:30 presso i locali del Vag 61 (Via Paolo Fabbri 110)

Difendiamo la scuola pubblica, non collaboriamo al suo smantellamento.


Coordinamento Precari Scuola Bologna

domenica 5 settembre 2010

SE COLLABORI SEI OUT

Svegliamoci colleghi! Ormai lo sanno tutti.

Se accettiamo cattedre che superano il monte orario previsto dal contratto;
Se mettiamo a disposizione ore aggiuntive per coprire le assenze dei colleghi;
Se accettiamo la pratica sempre più diffusa dello smembramento delle classi;
Se non segnaliamo e non ci opponiamo a tutte le situazioni di classi sovraffollate;

Se facciamo tutto questo, stiamo di fatto COLLABORANDO con il disegno di dismissione della scuola pubblica e CON IL NOSTRO LICENZIAMENTO. È soprattutto grazie a queste pratiche, infatti, che il ministero riesce ad applicare la riforma e i tagli.

Smettiamola di tappare i buchi e di aiutare chi ci vuole fuori dalla scuola

“SE COLLABORI SEI OUT”

sabato 4 settembre 2010

Prossimi Appuntamenti


Per fare il punto su iniziative passate e future partecipa
all’Assemblea del Coordinamento Precari della Scuola
Venerdì 10 settembre ore 16.30
Presso VAG 61 Via Paolo Fabbri 110 BOLOGNA

Per discutere e organizzare queste ed altre iniziative partecipa
alle Riunioni del Coordinamento Precari della Scuola
tutti i martedì dalle 17.30 - Presso Vag 61 Via Paolo Fabbri 110

all’ Osservatorio permanente dell’U.S.P.
tutti i giovedì dalle 15.00 alle 17.00 - Presso l’U.S.P. Via de’ Castagnoli, 1

NON COLLABORIAMO

Cara/o collega,
non deprimerti è ora che ti incazzi!
Anche Limina non ce la fa più: dei 350 posti elemosinati il Ministro ne ha concessi forse 170, a fronte di 1.200 posti in meno. E siamo pure fortunati perché in Regioni come la Sicilia i tagli arrivano a 12.000 posti in due anni! Tutto questo, scavalcando le normali regole democratiche come ha confermato la sentenza del TAR Lazio per quanto riguarda la riforma delle superiori.
Cosa possiamo fare? Cosa farai quest’anno se non prendi nessuna supplenza? O se ti toccano poche ore?
Non delegare! Non collaborare!
Costruiamo l’opposizione alla Gelmini dal basso. Primo obiettivo: recuperare più posti possibili. Secondo obiettivo: rendere evidenti i tagli facendo sì che nessuno tappi più i buchi di risorse e personale.
Partiamo da questo principio: nessuno è obbligato a fare più di 18 ore, per questo:
• Durante i giorni delle convocazioni chiediamo che vengano spezzate tutte quelle cattedre a supplenza annuale che superano l’orario previsto dal CCNL;
• Nei prossimi giorni facciamoci sentire all’interno e davanti alle scuole in occasione dei collegi docenti d’inizio anno;
• Facciamo in modo che le ore a disposizione delle scuole non vengano date come ore eccedenti ai colleghi che già lavorano;
• Pretendiamo l’organico necessario per spezzare le classi sovraffollate e per il sostegno.

Lottiamo insieme per i nostri diritti,

il Coordinamento Precari della Scuola di Bologna.

venerdì 3 settembre 2010

CAOS ALLE NOMINE

Verso le 11 di questa mattina le ordinarie operazioni di nomine per le supplenze annuali delle scuole superiori e medie sono state interrotte a causa di un errore di assegnazione: al termine della convocazione della classe di concorso A051 (italiano e latino a i licei) la commissione si è accorta che una cattedra già assegnata avrebbe dovuto trovarsi nella classe di concorso A050 (italiano e storia ai tecnici-professionali). In pratica un insegnante aveva preso un posto a cui non aveva diritto. Questo ha provocato la riconvocazione dei docenti che se ne erano andati, la ripetizione delle operazioni compiute e il conseguente ritardo di tutte le operazioni.

Ciò testimonia che, nonostante la disponibilità dell’U.S.P. e del personale incaricato, anche quest’anno le nomine dei supplenti si svolgono nel caos a causa dei tagli e dei ritardi dovuti alla sciagurata riforma Gelmini. Tutto questo a dispetto delle menzogne del Ministro che, anche stamattina, ha ribadito che l’anno scolastico si sta avviando senza alcun problema. Parole queste smentite dai fatti. Il Coordinamento Precari della Scuola di Bologna continuerà a presidiare le nomine per controllare che non vengano assegnate cattedre oltre l’orario stabilito dal contratto e invita tutti i colleghi a non accettare di tappare i buchi provocati dal tagli.

Difendiamo la scuola pubblica, non collaboriamo al suo smantellamento.