giovedì 18 maggio 2017

L'Invalsi ai tempi della legge 107

A partire da questa settimana tornano nelle nostre classi le prove Invalsi. Al Convegno nazionale di formazione L'Invalsi ai tempi della legge 107, svoltosi martedì 2 maggio presso l'Istituto Aldini Valeriani era presente il Coordinamento precari-ie scuola Bologna
A partire da questa settimana tornano nelle nostre classi le prove Invalsi e il Coordinamento delle precarie e dei precari della scuola di Bologna ha deciso di dedicare la puntata odierna di Fuori Ruolo ai famigerati test che compiono il loro dodicesimo anno di vita.
Queste prove sono state fin dalla loro creazione protagoniste di un sentito dibattito all'interno del mondo della scuola, che si è domandato quale sia la loro reale funzione, se migliorino il sistema d'istruzione e quali abilità siano in grado di rilevare. I nostri studenti del primo ciclo hanno avuto già ieri modo di confrontarsi con questa discussa prova che sarà destinata ad accompagnarli fino alla soglia della Maturità, poiché la recente delega sulla valutazione prevede la somministrazione di un test Invalsi anche durante il quinto anno. Agli studenti delle superiori le prove verranno, invece, somministrare martedì 9 maggio, tra le proteste di parte del corpo docente e degli stessi allievi.
Questa puntata prende numerosi spunti di riflessione dall'interessante Convegno nazionale di formazione L'Invalsi ai tempi della legge 107, svoltosi martedì 2 maggio presso l'Istituto Aldini Valeriani di Bologna, al quale abbiamo partecipato sia come singoli docenti interessati alla questione sia come Coordinamento Precari/e con la relazione L'Invalsi nella formazione dei “nuovi” docenti tenuta da Fabrizio Crasta. Gli interventi sono stati numerosi e differenti tra loro, alcuni incentrati sulla normativa altri sulle modalità attraverso le quali si può tentare di smontare il modello di pensiero unico incarnato dall'Invalsi grazie ad una riflessione sulle prove compiuta insieme con i nostri studenti.
Riportiamo nella puntata odierna due brevi interviste alla maestra Barbara Bertani di Reggio Emilia e al professor Matteo Vescovi che ci raccontano le loro esperienze didattiche soffermandosi sulle modalità attraverso le quali svolgono ogni anno un'azione contrastiva nei confronti della banalizzazione dei saperi sottesa alla concezione omologante propria dell'Invalsi.
Sulla base dei differenti input raccolti e della nostra diretta esperienza didattica, evidenziamo nella puntata gli aspetti maggiormente critici di questa tipologia di prova, soprattutto per quel che concerne la prova di italiano. Le prove Invalsi appaiono, ai nostri occhi, un addestramento al pensiero unico attraverso un'interpretazione univoca dei testi la cui ricchezza viene banalizzata. La complessità, infatti, non è presente in queste prove e noi docenti ci domandiamo come sia possibile valutare competenze – per loro definizione appunto complesse – attraverso prove tendenti alla semplificazione. Inoltre, rileviamo una contraddizione tra l'enfasi che le direttive ministeriali pongono sulla personalizzazione dei percorsi didattici e la necessità di valutare gli apprendimenti con una prova comune. Infine, sottolineiamo come le prove siano strutturate in maniera “classista”: il tenore delle discussioni in famiglia e il lessico utilizzato in casa influenzano enormemente i risultati dei nostri studenti nella prova di italiano. I dati ci dicono, infatti, che sono rarissimi gli studenti non provenienti da un ambiente domestico italofono a riuscire a raggiungere risultati soddisfacenti in queste prove.
Riteniamo che ogni docente dovrebbe porsi questa domanda: ritengo che le prove Invalsi migliorino la mia didattica? Analogamente studenti e studentesse dovrebbero chiedersi se questo addestramento abbia risultati positivi sul loro apprendimenti. Alla luce della nostra esperienza didattica e delle riflessioni pedagogiche sul tema, le docenti e i docenti del Coordinamento sono concordi nel rispondere con un fermo “no”.
Il coordinamento precari-ie vi dà appuntamento come sempre alle 13.30 del giovedì di radiocittàfujiko.

Per approfondire:
Nel 2013 è stato pubblicato dal Centro Studi Scuola Pubblica e Cobas il volume I test Invalsi. Contributi ad una lettura critica, ad oggi l'unica riflessione critica uscita in forma documentata e articolata. Il volume è consultabile a questo link:
Pur essendo di due anni fa, consigliamo la lettura di questo articolo di Silvia Di Fresco, docente della scuola secondaria di secondo grado, che inquadra ed analizza in maniera dettagliata la questione Invalsi-neoliberismo-riforma della scuola

Pratiche di disobbedienza didattica e di disinnesco del modello Invalsi alla scuola primaria: l'articolo di Gianluca Gabrielli riprende alcuni spunti emersi nel bell'intervento al convegno del 2 maggio.

Ascolta la puntata

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